Arbitro 18enne circondato e aggredito, a Selva Piana arrivano i carabinieri

Nella partita di Terza Categoria tra I Moscianesi e il Martinsicuro 1964. Gli ospiti ribaltano il risultato con un rigore e un sospetto fuorigioco e scoppia la bagarre. Partita chiusa in anticipo

MOSCIANO – Un arbitro 18enne circondato, spintonato, minacciato e costretto a fischiare la fine anticipata della partita per salvaguardare l’incolumità fisica, garantita dopo il trambusto dall’arrivo dei carabinieri. Succede ancora di questo nei bassifondi del calcio di provincia, nella Terza Categoria. E’ successo sul campo di Selva Piana, nel corso della partita tra I Moscianesi e il Martinsicuro 1964.

L’incontro è durato 28 minuti, giusto il tempo di vedere andare in vantaggio i padroni di casa e gli ospiti raggiungere il pari su rigore e ribaltare in pochissimo tempo il risultato, segnando il secondo e il terzo gol. Il capovolgimento della situazione, addebitata dai padroni di casa forse anche alle decisioni arbitrali, vedasi rigore e una rete in probabile fuorigioco, ha scatenato l’ira e la frustrazione dei giocatori in campo che hanno accerchiato il giovanissimo direttore di gara, il teramano M.F., che è stato colpito e inseguito sotto una sequela di ingiurie e minacce: alla fine è stato costretto a fischiare la fine della partita. Per fortuna che sul posto è intervenuta anche una pattuglia dei carabinieri, che ha calmato i facinorosi, non solo sul campo ma anche sugli spalti.

L’arbitro (ricordiamo di appena 18 anni) è risultato visibilmente scosso dall’accaduto e a fine trambusto ha dovuto far ricorso alle cure dell’ospedale, per fortuna senza gravi conseguenze. Adesso si dovranno attendere le decisioni del giudice sportivo, che infliggerà molto probabilmente lo 0-3 a tavolino alla squadra di casa. Il referto del direttore di gara, al quale si aggiungerà, crediamo, anche quello del commissario presente in tribuna, saranno indicativi allo scopo. Resta l’amarezza per un episodio che ancora nel 2023 può soltanto provocare indignazione.